Kuno Mayr

con Giuseppe Nagler, Alioscia Mozzato.
Concorso

2006


Intenzione del progetto è di riconoscere e rafforzare i luoghi a partire dai loro limiti. Il recinto merlato che borda le fabbriche delle Tese, racchiude uno spazio fittamente costruito e organizzato. Era il fulcro della potenza commerciale e militare della Repubblica di Venezia. Oltre il limite si apre uno spazio ampio e rarefatto, dalle isole disseminate nella laguna fino alle vette dolomitiche. Riconoscere l’identità è passaggio inevitabile per una ri- attualizzazione del luogo: l’arsenale come centro di ricerca ed esposizione d’arte. Il segno architettonico principale dell’intervento viene assunto da una sorta di ‘ bilancia ‘ che scavalca il muro merlato e permette al visitatore di ‘pesare’ le differenti condizioni spaziali dentro e fuori. Due nuovi piani pubblici a quota +3,00 metri, i piatti della bilancia, uniti da una scala e ascensore, formano il nuovo sistema di accesso all’ Arsenale. Gli uffici e bagni sono sistemati sotto il grande piano pubblico a quota 0,00. La sala con copertura vetrata che si affaccia sul piano principale a quota +3,00 metri, permette l’organizzazione di eventi, sfruttando il livello rialzato come palco scenico prospiciente la grande darsena dell’Arsenale.